Si è conclusa ieri la Design Week, una delle settimane più attese dell’anno, in grado di concentrare nella metropoli milanese ogni tipo di personalità ed appassionarla al mondo del design.Da qualche tempo parlare di design significa parlare di arte, tecnologia, food e musica, e Milano sa bene come amalgamare questi ingredienti, creando una realtà frizzante e mondana.
Come ogni anno il Fuorisalone, evento parallelo al Salone del Mobile, nato dall’iniziativa spontanea di aziende ed attività del settore dell’arredamento, ha creato movimento in città, facendosi portavoce di quel lato creativo e modaiolo dell’interior design.
Uscire dagli schemi, ma anche uscire di casa e dagli uffici, è questo lo spirito della Design Week milanese, che ha acceso e animato la città in questi sei giorni.
La settimana del design ha conciliato moltissimi ambiti, ed è così che professionisti nel campo dell’architettura, appassionati di food ed esperti di marketing, si trovano a confrontarsi davanti ad un flûtedi champagne scoprendo nuovi designer.
Milano Design Store, simbolo di un design moderno, elegante e d’impatto, si è proposto con un nuovo allestimento espositivo, frutto della collaborazione di grandi marchi nel campo dell’interior design, quali Elmar, Granorte e Jesse.
Durante il macro evento del Fuorisalone, il capoluogo lombardo, da sempre considerato la capitale della moda e del design, ha saputo offrire un ampio spettro di eventi ed esposizioni, da performance rock a soirée eleganti, perfettamente in linea con l’evento cardine, il Salone del Mobile di Milano.
Anche quest’anno il capoluogo meneghino non ha deluso le aspettative, concentrando in questa week mostre, party, esposizioni, ed i numeri sono stati incredibili: 1462 eventi contro i 1151 del 2016, 12 percorsi consigliati e 343mila visitatori all’evento fieristico tenutosi a Rho, un incremento del 10% rispetto al 2015.
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